Da Giovedì 15 SETTEMBRE a Lunedì 26 SETTEMBRE 2016
ETIOPIA
LA ROTTA STORICA E LA FESTA DEL MESKEL

(durata 12 giorni – 10 notti)

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Giovedì 15 Settembre
ROMA-ADDIS ABEBA

Appuntamento con il gruppo alle ore 21.30 all’aeroporto di Roma Fiumicino presso il check in della compagnia Ethiopian Airlines (T 3) per il volo notturno Roma-Addis Abeba la cui partenza è prevista per le ore 00.30

(Arrivo a Addis Abeba previsto per le ore 06.50 del giorno seguente)

Venerdi 16 settembre

ADDIS ABEBA

In Abissinia

Arrivo ad Addis Abeba previsto alle h. 06.50 del mattino e trasferimento in hotel. La fine della mattina e il pomeriggio sono dedicati alla visita della città. Addis Abeba “Nuovo fiore” è la tipica capitale africana, variopinta, caotica e chiassosa, riflette i contrasti tra la modernizzazione in atto e la tradizione, mostra i segni di un’antica bellezza in cui si può ancora scorgere l’atmosfera dell’Abissinia italiana, ma segnata dalle cicatrici di un’immane povertà. Visiteremo il Museo Nazionale che conserva importanti reperti sabei e i resti fossili di Australopithecus Afarensis fra cui la celebre Lucy, un ominide vissuto nella valle dell’Awash tre milioni e mezzo di anni fa. Proseguiremo con la visita al Museo Etnografico, che ospita una splendida collezione di strumenti musicali e di croci copte e le stanze con gli arredi dove abitò l’imperatore Hailè Selassiè.
Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Sabato 17 settembre
ADDIS ABEBA – BAHIR DAR

Le cascate del Nilo Azzurro/ In barca sul lago Tana e le sue chiese dipinte

La mattina trasferimento aereo a Bahir Dar, la seconda città più importante dell’Etiopia, allungata sulle rive del lago Tana. Ci sposteremo a 35 Km dalla città per raggiungere le cascate del Nilo Azzurro, seconde solo a quelle Vittoria in Zimbabwe. Dopo aver attraversato il mitico fiume una piacevole passeggiata permette di raggiungere una terrazza panoramica naturale da cui ammirare il salto di 50 metri delle cascate di Tisisat (in amarico dell’”acqua che fuma”) e poi raggiungere la base delle cascate. Da qui il fiume inizia a incidere l’altopiano etiopico fino a raggiungere il territorio sudanese per unirsi al suo gemello Nilo Bianco, dando origine allo storico Nilo del Sahara. Secoli di spedizioni ed esplorazioni hanno cercato di chiarire proprio qui uno dei più appassionanti interrogativi geografici della Terra: l’individuazione delle sorgenti del fiume più lungo del mondo.

“…Il fiume è in generale guadabile da persone e muli, ma non da autoveicoli da settembre ad agosto; gli Abissini lo traversano a nuoto o con l’aiuto di grossi otri di pelle gonfiati. Il fiume al guado è popolato da coccodrilli che si spaventano con qualche colpo di fucile; sulle rive, non infrequenti i serpenti e insetti noiosi…” TCI, Africa Orientale Italiana, 1938

Il pomeriggio è dedicata all’escursione in barca sul lago Tana, il più esteso d’Etiopia con i suoi 3600 Kmq, che ci permetterà di scoprire le testimonianze più antiche dell’arte pittorica etiopica. Le sue 37 piccole isole e le località sulle rive del lago ospitano numerosi antichi monasteri e chiese copte. Visiteremo quelli situati nella penisola di Zeghe, Ura Kidane Meheret Azwa Mariam, dove si conservano pitture murali e manoscritti risalenti al XIII –XVIII secolo. In una sorta di horror vacui le pareti dei monasteri, i portali e i soffitti lignei sono interamente decorati con cicli pittorici e scene del Nuovo Testamento, con importanti e rari riferimenti ai Vangeli Apocrifi e episodi della vita dei Santi locali, realizzati in uno stile assolutamente naïf. I sacerdoti delle chiese custodiscono preziose raccolte di icone, croci copte d’argento, paramenti sacri e le corone dei re etiopi.
Le acque del lago sono ancora oggi solcate dalle fragili imbarcazioni di canna di papiro tanqwas e dalla piroga monoxila, realizzata svuotando l’interno di un grosso tronco d’albero.
Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Domenica 18 settembre
BAHIR DAR – GONDAR

I Castelli medievali dell’antica capitale

La mattina partenza per Gondar. La giornata è dedicata alla visita della città posta ai piedi dei maestosi monti Semien. Gondar, sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1979, è nota come la Camelot etiopica. Prescelta dal re Fasilidas come capitale del Regno Aimara nel 1636 e sede della sua sontuosa corte, rimase tale per duecento anni. Qui si accentrarono potere e controllo dei sovrani del XVII secolo, portando alla realizzazione di splendidi palazzi, castelli, suggestive chiese e permettendo il fiorire di empori e commerci. Tra tutti spicca il Palazzo dell’Imperatore che si eleva per 32 metri, con quattro torrette a cupola e un parapetto merlato. Le visite proseguono con la chiesa di Debre Berhan Selassie, resa celebre dai splendidi visi di cherubini dai grandi occhi che decorano il suo soffitto ligneo. Nel pomeriggio raggiungeremo i Bagni dell’Imperatore Fasilidas, splendida architettura al centro di un bacino che viene riempito d’acqua per la celebrazione dei riti cristiani durante le più importanti feste religiose. La giornata si conclude con il complesso di Kuskam, purtroppo in rovina, ma dove si possono ancora attraversare alcune stanze del palazzo imperiale e la piccola cripta dove una teca in vetro custodisce i resti della regina Mentewab che realizzò il castello. Una breve escursione nei dintorni di Gondar ci permetterà di visitare un villaggio abitato da una comunità di ebrei falasha, minoranza etnica etiope che non toccata dall’insegnamento talmudico osserva ancora gli antichi rituali del giudaismo biblico.
Cena e pernottamento in hotel.

Lunedì 19 settembre
GONDAR – SIMIEN PARK

A spasso con i babbuini

La mattina si parte verso la regione dei monti Simien, che raggiungeremo seguendo un percorso attraverso suggestivi paesaggi ondulati puntellati di mandrie al pascolo. Il territorio, abitato dall’etnia Ahmara, è l’area montagnosa più importante d’Etiopia, con cime che si elevano oltre 4000 metri e dal 1969 costituisce l’area protetta del Simien Natural Park, oggi inserito fra i siti Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Il Parco è un vero santuario naturalistico ricco di paesaggi suggestivi, con gole profondissime, dirupi e falesie vertiginose e ospita numerose specie di flora e fauna endemiche, alcune purtroppo in pericolo di estinzione. Fra le specie animali che abitano il parco ci sono il lupo dell’Abissinia, lo stambecco del Simien e soprattutto il babbuino gelada, che la nostra escursione in fuoristrada ci permetterà di ammirare a distanza ravvicinata: il babbuino gelada è, infatti, una scimmia vegetariana e questo la rende assolutamente non aggressiva nei confronti degli esseri umani.
Sistemazione in lodge, cena e pernottamento.

Martedì 20 settembre
SIMIEN PARK – AXUM

Sulle tracce dell’Etiopia italiana

La mattina partenza e proseguimento in direzione nord verso Axum. Lasciati i panorami dei monti Simien la pista segue il ciglio dell’altopiano che si apre sul bacino Takazzè e ricalca quella realizzata dagli italiani nel 1936. In questi scenari tra il fiume Takazzè, l’Amba Aradam e il Tembièn si sono, infatti, svolti molti e violenti scontri tra l’esercito italiano e le truppe abissine dei Ras Kassa e Mulegaeta, dai risultati spesso controversi.
“L’azione è finita. O meglio; mancata. L’eroico contegno della Divisione 28 ottobre, del Gruppo Diamanti, la nostra avanzata decisa su queste posizioni e il rastrellamento, da noi compiuto, della confluenza Calaminò-Ghevà, le maggiori perdite del nemico (oltre 5000 morti) non bastano a convertire un’azione mancata in una vittoria. Non ha vinto il nemico; non abbiamo vinto noi. Ci esauriamo nello status quo”, Giuseppe Bottai, 1936, Prima battaglia di Tembièn
È un percorso arduo e polveroso, fatto di un continuo susseguirsi di discese e risalite che si apre su paesaggi a volte aspri e travagliati, ma sempre suggestivi e scenografici.
Arrivo ad Axum in serata. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Mercoledì 21 settembre
AXUM

Il Parco delle steli e l’Arca dell’alleanza

La giornata è dedicata alla visita di Axum che fu la capitale e la culla di una delle più interessanti civiltà africane: venne fondata nel II secolo a.C. e raggiunse il suo massimo splendore intorno al III secolo d.C. Qui, secondo la tradizione, soggiornò la leggendaria regina di Saba di ritorno da un viaggio in cui era andata a rendere omaggio al re Salomone e qui nacque suo figlio Menelik I, concepito con il grande re e che anni dopo avrebbe portato da Gerusalemme ad Axum la mitica Arca dell’Alleanza contenente le tavole della Legge avuta in dono dallo stesso. Ancora oggi si tramanda che l’Arca, contenente le due tavole di pietra donate da Dio a Mosè sul Monte Sinai, sia custodita in una piccola cappella adiacente alla chiesa di Maryam Sion, il cui ingresso è interdetto a chiunque fatta eccezione per l’Abba Mekonen, il monaco custode che ha il compito di sorvegliare l’Arca fino alla sua morte. La chiesa possiede un piccolo, ma interessante museo che conserva interessanti codici miniati, paramenti religiosi e reali e tavolette di età pre-cristiana. Visiteremo anche la chiesa di Maria Tsion e i suoi magnifici manoscritti medievali. Della gloriosa storia di Axum rimangono quali imponenti testimoni anche i circa cento obelischi in sienite, che svettano in una sorta di museo a cielo aperto conosciuto come “Parco delle steli”.
Durante l’occupazione italiana dell’Etiopia l’allora Ministro delle Colonie Lessena, su ordine di Benito Mussolini, fece trafugare da Axum una stele scolpita alta 21 metri, per commemorare il primo anniversario dell’Africa Orientale Italiana. La stele tagliata in tre tronconi, venne trasportata in Italia e riassemblata nel Circo Massimo a Roma. Dopo varie promesse di restituzione susseguitesi dalla fine della guerra, nel 2002 il cosiddetto “Obelisco di Axum” è stato riconsegnato dall’Italia al governo etiope. Ancora oggi tuttavia nel Parco delle steli si trova una lapide che ricorda il furto dell’obelisco da parte dell’Italia.
Giace invece a terra, spezzato in quattro parti la stele del re Ramhai, il più grande obelisco monolitico mai realizzato dall’uomo, alto 33 metri per 500 tonnellate di peso e che secondo la leggenda il monolite venne abbattuto dalla regina Giuditta durante le sue devastanti scorribande. Il Museo archeologico ospita anche una raccolta di iscrizioni in lingua sabea di 2500 anni fa, un’interessante collezione di monete aksumite e del vasellame decorato e inciso testimonianza dell’antico rapporto commerciale fra l’impero axumita, l’Egitto e la penisola sud-arabica. Le nostre visite proseguiranno con il palazzo e i bagni della regina di Saba.

Giovedì 22 settembre
AXUM – GHERALTA

Paesaggi infiniti tra l’altopiano e le amba

La mattina partenza per Gheralta. Percorreremo circa 160 km su una buona pista che taglia vasti altopiani con un susseguirsi di panorami che cambiano in continuazione: salite a quote fino a 3000 metri con scorci suggestivi sull’aspro e selvaggio paesaggio circostante e discese verso pianori a perdita d’occhio. Dopo aver lasciato alle nostre spalle il territorio Amhara si entra nella regione del Tigray e dell’amba Gheralta, con i luoghi che furono anche teatro di molti episodi della breve esperienza coloniale italiana.
L’Abissinia (l’odierna Etiopia) fu conquistata dalle truppe italiane, comandate dal Generale Pietro Badoglio dopo la guerra del 1935-1936. La vittoria fu annunciata il 9 maggio 1936 ed il Re d’Italia Vittorio Emanuele III assunse il titolo di Imperatore d’Etiopia, Mussolini quello di Fondatore dell’Impero, mentre a Badoglio fu concesso il titolo di Duca di Addis Abeba. Con la conquista dell’Etiopia, i possedimenti italiani in Africa Orientale (Etiopia, Somalia ed Eritrea) furono unificati sotto il nome di Africa Orientale Italiana (A.O.I.), e posti sotto il governo di un Viceré. L’Etiopia fu la colonia italiana, insieme all’Eritrea, più interessata dalla costruzione di nuove strade, grandi infrastrutture (ponti, ecc.) e anche dalla sistemazione delle città, specie della capitale Addis Abeba secondo un piano regolatore prestabilito (nuovi quartieri, una nuova ferrovia). La breve presenza italiana, di soli 5 anni, e le difficoltà di pacificazione della zona, non permise la sistemazione totale della città, che sarebbe dovuta essere il fiore all’occhiello dell’ Impero Italiano.
Lungo il percorso ci fermeremo a visitare il Tempio della Luna a Yeha, una delle poche testimonianze prescristiane della cultura axumita.
Arrivo a Gheralta in serata. Cena e pernottamento al lodge.

Venerdì 23 settembre
GHERALTA

Le chiese rupestri del Tirgay

Le amba sono particolari montagne con la cima quasi piatta e le pareti verticali. Gheralta è un’amba orgogliosa: qui sono, infatti, celati almeno un quarto dei grandi monumenti di pietra della regione, presenti anche nell’amba Bianca e nelle regioni di Tembien e Agamè. Fra l’VIII e il XV secolo, un esercito di scavatori e architetti, artisti e scalpellini ha realizzato un reticolo di chiese aggrappate come fortezze a montagne a volte inaccessibili: 120 chiese rupestri che sono forse il segreto meglio conservato dell’Etiopia ortodossa. Sono in genere semi-monilitiche o costruite all’interno di grotte e soprattutto sono decorate da preziosi affreschi che ricoprono le pareti e i soffitti intonacati di bianco. La prima chiesa venne scoperta fortuitamente a Wukro nel 1868 da una spedizione inglese, ma bisogna attendere il 1966 per avere un censimento che documentava l’esistenza di ben 123 chiese, pubblicato dall’archeologo Tewlde Madhin dopo lunghe e difficili ricerche, data l’inacessibilità di molti luoghi. Oggi i ricercatori hanno censito oltre 150 chiese rupestri, di cui tre quarti ancora funzionanti.

La giornata di oggi la dedichiamo alla scoperta delle chiese del Tigray che anche se significative e interessanti quanto quelle di Lalibela sono assolutamente meno famose e meno visitate dalla maggior parte dei viaggiatori.

Visiteremo le chiese Abraha Atsba, Mariam Papasity e Medahanialem Adikersho, raggiungibili dopo brevi passeggiate e agili salite.

Rientro al lodge, cena e pernottamento.

Sabato 24 settembre
GHERALTA – LALIBELA

Un’isola cristiana nell’oceano islamico

La mattina si parte per Lalibela, la città santa dell’Etiopia e dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. L’incontro con la spiritualità etiopica è molto suggestivo per un cristiano occidentale: chi arriva in Etiopia convinto di trovarsi in una nazione cristiana assolutamente simile alla nostra rimarrà molto sorpreso per la grande autenticità, la purezza, la forza e l’estrema importanza che la fede riveste nella vita di un etiope.

Il percorso di oggi si snoda lungo una bella strada con paesaggi che sono a un tempo austeri e maestosi, determinati dalla sorprendente struttura geologica e morfologica del terreno.

Arrivo a Lalibela in serata. Cena e pernottamento in lodge.

Domenica 25 settembre
LALIBELA

La Gerusalemme africana

La giornata di oggi è interamente dedicata alla visita delle chiese rupestri di Roha, come era chiamata la città santa dell’Etiopia, l’antica capitale della dinastia Zagwe nel XII secolo, che prese poi il nome di Lalibela in onore del più famoso dei suoi sovrani. Oggi Lalibela è un piccolo borgo impreziosito e reso celebre dalle sue 12 chiese rupestri tuttora aperte al culto e sede di emozionanti cerimonie religiose, in occasione delle quali i sacerdoti indossano abiti sgargianti realizzati con preziosi tessuti damascati e portano ombrellini cerimoniali coloratissimi. Le chiese scavate nella roccia tufacea di colore rosso mattone, di una sorprendente perfezione architettonica, sono l’esito di raffinate tecniche costruttive che hanno valso a Lalibela il nome di “Petra africana” e dove i segreti dei loro architetti si sono ormai perduti nel tempo.

Alla nascita dell’ultimogenito della casata degli Zagwe la madre, accortasi che uno sciame d’api aveva avvolto la culla e in virtù del fatto che solo gli animali hanno la facoltà di presagire il futuro delle grandi personalità, gridò: “Lalibela !” che significa “le api riconoscono la tua sovranità”. Il fratello re, non contento di quella profezia cercò di avvelenarlo, ma il piccolo non morì, anzi dormì per tre giorni. Durante questo periodo gli angeli lo portarono in paradiso per mostrargli una città ricca di chiese scavate nella roccia affinché potesse anche lui un giorno costruirle. E così appena asceso al trono, con l’aiuto degli angeli, realizzò in solo giorno le dodici fiabesche chiese”.

Il complesso di 12 chiese è organizzato in due gruppi distinti: quello nord-occidentale con la bellissima Bet Mariam impreziosita da affreschi dai delicati colori e il gruppo sud-orientale, con l’imponente Bet Amanuel, che con i suoi fregi e i suoi architravi sporgenti meglio rappresenta lo stile degli edifici aksumiti. Il complesso è coronato dalla magnifica chiesa di San Giorgio, che sorge isolata dal resto complesso ed è forse la più suggestiva di tutta l’Etiopia.

Cena e pernottamento in hotel.

Lunedì 26 settembre
LALIBELA – ADDIS ABEBA (ROMA)

La mattina partenza con volo di linea per Addis Abeba. Trasferimento in hotel dove avremo a disposizione delle camere in day use e pranzo. Nel pomeriggio visiteremo il centro della città, nel quartiere di piazza Meskel, per assistere allo svolgimento della festa della croce. La festa di Meskel è una delle più importanti e suggestive feste celebrate dalle popolazioni cristiane dell’Etiopia in cui è innalzata un’enorme catasta di legna che viene bruciata alla fine della cerimonia con uno
spettacolare falò detto Damerà. La festa commemora il ritrovamento della Santa Croce da parte di Elena, madre dell’imperatore Costantino, secondo una tradizione completamente diversa rispetto a quella tramandata dalla chiesa occidentale.
Si narra che prima di iniziare lo scavo delle tre colline dove si riteneva che fosse sepolta la Santa Croce, Elena volle innalzare a Dio un sacrificio, bruciando una catasta di legna per ottenere un’indicazione divina su quale dei tre monti avrebbe dovuto scavare. Dio accettò il suo sacrificio e piegò le fiamme verso la montagna di mezzo, che venne scavata a partire dal giorno 17 del mese di “Meskerrem” del calendario etiopico che corrisponde al nostro 27 settembre.
Dopo cena trasferimento in aeroporto ed imbarco con volo di linea Ethiopian Airlines, con partenza alle 00h30 e arrivo a Roma  previsto alle 05h30.

il programma, nel corso di svolgimento, potrebbe subire per motivi organizzativi
modifiche nella sequenza delle visite ma non nei suoi contenuti

QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA
MEZZO DI TRASPORTO TOYOTA COASTER  BUS O TOYATA MINIBUSI HIACE MODELLO POST 2015
NB: VEDERE IN FONDO PER SUPPLEMENTO SINGOLA

NUMERO PAX QUOTAZIONE PER PERSONA
1 PAX PAGANTI $5300
2 PAX PAGANTI $3050
3 PAX PAGANTI $2770
4 PAX PAGANTI $2300
5 PAX PAGANTI $2025
6 PAX PAGANTI $1970
7 PAX PAGANTI $1855
8 PAX PAGANTI $1760
9 PAX PAGANTI $1690
10 PAX PAGANTI + 1 TL FREE $1660
11 PAX PAGANTI + 1 TL FREE $1645
12 PAX PAGANTI + 1 TL FREE $1590
13 PAX PAGANTI + 1 TL FREE $1480
14 PAX PAGANTI + 1 TL FREE $1465
15 PAX PAGANTI + 1 TL FREE $1400
16 PAX PAGANTI + 1 TL FREE $1385
17 PAX PAGANTI + 1 TL FREE $1360
18 PAX PAGANTI + 1 TL FREE $1325
SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA $395

 

LA QUOTA PREVEDE

  • Pernottamenti in hotel categoria 4**** ad Addis Abeba, lodge categoria 4**** a Lalibela, Simien National Park e Axum, hotel 3**** altrove
  • I pasti full board compresa l’acqua minerale in bottiglia
  • Trattamento di pensione completa
  • Trasferimenti con Toyota coaster bus o Toyota miniBus HIACE modelo post 2015 privato
  • Escursione in Bus nel Simien National Park
  • Escursione in barca privata nel Lago Tana
  • tutti gli ingressi a monumenti, musei, aree archeologiche e parchi in programma
  • Presenza di guida locale parlante italiano durante tutto il viaggio
  • Assistenza tecnica e culturale durante il viaggio (tour Leader) dopo piu` di 10 partecipanti.

 LA QUOTA NON PREVEDE

  • Le bevande alcoliche ai pasti
  • Tutti gli extra a carattere personale
  • eventuali mance
  • tutto quanto non riportato alla voce “La quota prevede”
  • Voli di linea Ethiopian Airlines Roma-Addis Abeba / Addis Abeba – Roma
  • Voli interni di linea Ethiopian Airline Addis Abeba- Bahirdar, Lalibela – Addis Abeba
  • Il visto di ingresso in Etiopia
  • Assicurazione Viaggio
  • ALBERGHI:
  • ADDIS ABEBA: Ambassador Hotel o similare  
  • BAHIR DAR: Blue nile Avanti resort o similare
  • GONDAR: Goha Hotel o similare
  • SIMIEN MOUNTAIN: Simien Lodge o similare
  • AXUM: Sebean International Hotel o similare
  • LALIBELA: Tukul Lodge o similare http://www.tukulvillage.com/tukul_village/
  • GHERALTA: Gheralta Lodge o similare http://www.gheraltalodgetigrai.com/

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